Giornata nazionale delle università 2024

20 marzo 2024: si celebra la prima Giornata nazionale delle università

L'iniziativa, alla sua prima edizione, è promossa dalla CRUI, la Conferenza dei rettori delle università italiane, con il patrocinio del Ministero dell’università e della ricerca. I 78 atenei aderenti, tra cui l'Università di Genova, propongono un ricco calendario di eventi, accomunati dal titolo “Università svelate”. Filo conduttore, infatti, per questa prima edizione è la bellezza – artistica, architettonica, scientifica e culturale – racchiusa nelle sedi universitarie italiane, che per l'intera giornata aprono le loro porte alla cittadinanza,

“Università svelate” vuole essere un momento di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società che la sostiene.

«L’università non è di chi ci insegna, né di chi ci lavora o ci studia. L’università è di tutti – ha commentato Giovanna Iannantuoni, presidente della CRUI – ed è necessario istituire un momento corale e nazionale in cui il concetto venga sottolineato. L’università rappresenta la fabbrica più attiva della coesione sociale. Nei territori più ricchi produce la ricerca che diventa tecnologia e migliora la vita. Nei territori più difficili, oltre a questo, rappresenta un presidio territoriale contro le forze antisociali che minano la democrazia. L’università, fatta di luoghi e di persone, appartiene a ogni cittadino».

L'Università di Genova articola la giornata in due momenti: al mattino una lezione aperta a tutte e a tutti dal titolo "Tesori d'Arte dell'Ateneo di Genova", a cura di Giacomo Montanari, docente UniGe di storia dell'arte moderna e autore del volume omonimo edito dalla GUP – Genoa University Press (disponibile anche in open access); al pomeriggio, visite guidate ai Palazzi di via Balbi 4 (Balbi Senarega) e via Balbi 5 (ex collegio dei Gesuiti, sede dell’Università di Genova).

«Istituire una giornata nazionale in onore delle università è un modo per sottolineare la loro rilevanza sociale – ha dichiarato il rettore Federico Delfino –. Per la loro missione nella formazione, nella ricerca e nella divulgazione, le università sono centri di conoscenza e propulsori di innovazione. Allo stesso tempo, sono testimonianza di una lunga tradizione del sapere e custodi di inestimabili ricchezze culturali e artistiche: oggi l'Università di Genova apre le porte di due tra i suoi Palazzi più significativi sia per la propria storia sia per il passato prestigioso della Repubblica di Genova».

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo sostegno all'iniziativa con un messaggio letto dal rettore Federico Delfino alla platea presente in sala. La Ministra dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini ha inviato invece un video saluto

L’Università di Genova, infatti, possiede un patrimonio artistico e monumentale unico, tra i più importanti d’Italia, come spiegato da Giacomo Montanari: «Cinque diversi edifici dell'Ateneo fanno anche parte del Patrimonio UNESCO dei Palazzi dei Rolli. Questi beni sono degli eccezionali spazi per applicare – come in un laboratorio – i principi della ricerca, per insegnare ai futuri professionisti con una didattica di eccellenza e per divulgare a tutti – cittadini e turisti – contenuti e conoscenze fondamentali per la conoscenza del nostro territorio e della nostra città. Il libro che presentiamo è un compagno di viaggio, una cassetta degli attrezzi per “scassinare” alcune porte e impadronirci, tutti, di una storia dell’arte e dei luoghi che vogliono essere sempre di più discipline accessibili e condivise, con l’aiuto e la guida indispensabile dei professionisti del settore».

Jessica Nicolini, coordinatrice politiche culturali di Regione Liguria ha aggiunto: «Questa iniziativa riveste un grande valore perché si propone di aprire al pubblico alcuni dei palazzi universitari più prestigiosi e affascinanti che abbiamo, come Balbi 4 e Balbi 5 che si snodano lungo un’arteria che non è una semplice via, ma un viaggio nel tempo. Palazzi che testimoniano il prestigio della Repubblica Genovese e che sono meraviglie architettoniche e custodi di una ricca storia culturale potranno essere scoperti e apprezzati da tutti i cittadini e non solo conosciuti dagli studenti e dal personale accademico. Aprirli al pubblico permetterà a tutti di immergersi nella storia delle nostre Università, di apprezzarne l’importanza e di comprendere il ruolo cruciale che hanno svolto nel plasmare la cultura del nostro territorio. Questo progetto va ben oltre la valorizzazione del patrimonio architettonico, rappresenta un ponte tra le Istituzioni accademiche e la comunità locale, promuovendo un legame più stretto tra Università e territorio. Regione Liguria da sempre è al fianco di iniziative come questa per rendere i luoghi istituzionali aperti e accessibili. Offrire ai cittadini la possibilità di esplorare questi tesori nascosti riteniamo possa stimolare l’interesse per il sapere e l’apprendimento e avere un significativo impatto sulla promozione dell’istruzione, incoraggiando la partecipazione attiva alla vita culturale della nostra città».

Il programma completo della prima Giornata nazionale delle università è pubblicata qui su UniGe.life.